C’erano anche i rivaltesi Jessica Trofeo, Michelina Sgroi e Simone Musto tra i 40 atleti paralimpici che mercoledì 20 settembre hanno danzato in piazza San Pietro a Roma sotto gli occhi di Papa Francesco. Sulle note di Baba Yetu, la preghiera del Padre Nostro in lingua swahili, si sono esibiti insieme a 40 ballerini in una coreografia ispirata ai Giochi olimpici e ai cinque cerchi della bandiera.
È stato il momento culminante dell’udienza che il Santo Padre ha voluto dedicare alla Federazione italiana di Danza Sportiva del Piemonte, incontrando una delegazione di 160 persone composta da atleti e staff e guidata dal presidente Giovanni Petrilli.
«Non so dire se siamo stati più sorpresi o più onorati per essere stati scelti a rappresentare il movimento della danza paralimpica davanti al Papa» racconta Simone Musto, maestro della Ippo Dance Academy che in coppia con l’allieva Jessica Trofeo quest’estate ai campionati italiani di Rimini ha conquistato il tricolore. «I titoli sono importanti ma questa emozione ha superato quelle delle vittorie più belle – aggiunge Simone – e non so dire se potrà mai ripetersi».
Un appuntamento, quello di piazza San Pietro, preparato dai ballerini con meticolosa cura per cinque settimane. Allenamenti extra e giorni di prove che si sono aggiunti al già denso programma delle normali settimane in palestra. «È stancante e si fa fatica ma sto veramente bene quando ballo e non rinuncerei a danzare per nulla la mondo» assicura Jessica.
Impegno, cuore e passione premiati con il titolo nazionale e adesso con il riconoscimento da parte della Federazione, che ha voluto anche loro a rappresentare il mondo della danza sportiva.