Per molti rivaltesi è normale fare sport lungo le sponde del Sangone, andare in bicicletta da Rivalta a Beinasco, fermarsi per un caffè al Bicigrill. Allo stesso modo per questi stessi rivaltesi è forse impossibile pensare che quel tratto di Sangone, solo 20 anni fa, si presentava come un luogo inaccessibile, pieno di recinzioni, orti urbani abusivi, capanne e alcove.
Uno spazio separato dalla città, occupato in modo improprio. Ma alla metà degli anni Novanta un nuovo fermento ambientalista prende corpo anche a Rivalta e un gruppo, all’inizio ridotto, di giovani e meno giovani decide che era ora di riprendersi quel luogo e restituirlo prima alla natura e poi alla città. A capo di questo “piccolo esercito” c’era Roberto Nigra, all’epoca assessore all’ambiente.
Grazie al suo impegno proprio in occasione di una delle prime edizioni di Puliamo il Mondo ci fu, non senza polemiche e tentativi di boicottaggio, la prima grande operazione di sgombero e pulizia dell’area. Da allora fu un crescendo di iniziative: la pista ciclabile e i laboratori con le scuole; la sistemazione naturalistica e la posa di giochi e attrezzi ginnici.
Tale fu l’impegno e la dedizione di Roberto Nigra per raggiungere il risultato che in molti già oggi chiamano quel tratto di Sangone come il “Parco Nigra”. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di dedicargli ufficialmente il Parco del Sangone.
Sabato 21 settembre, proprio in occasione della giornata in cui si celebra in tutta Italia Puliamo il Mondo, alle 10.30 nell’ingresso di via Piossasco verrà scoperta la targa e nel pomeriggio, nell’area vicina al Bicigrill, si svolgeranno laboratori e improvvisazioni teatrali.
Sempre sabato, proprio al Parco Nigra, verrà piantato il primo nuovo albero della campagna “Un albero in più”, promossa, dalle Comunità Laudato sì e fatta propria dal WWF Italia per invitare gli italiani a piantare 60 milioni di alberi nel più breve tempo possibile: un albero per ogni italiano, fin dal loro primo istante di vita, potrà mitigare i livelli di CO2 nell’atmosfera.