Sono stati tre i progetti al centro del viaggio in Senegal, a cui ha partecipato una delegazione della città di Rivalta, insieme al comune di Bruino, il Co.Co.Pa, l’associazione Takajasu e M.A.I.S., l’ong partner per il lavoro sul territorio senegalese.
Scopo della missione è stato quello di verificare l’esito del progetto Giovani germogli a Koussanar iniziato nel 2016 e che giunge a conclusione quest’anno, controllare l’impostazione del progetto Nuovi frutti crescono a Koussanar per il biennio 2017/2019 e impostare un nuovo progetto, avviato a seguito di un nuovo bando regionale.
Mentre i primi due programmi erano incentrati sul sostegno alla radio comunitaria e agli orti dei giovani, il nuovo progetto Naforé 2018-2020: dar credito al presente dei giovani a Koussanar si basa sulla costituzione di un fondo di garanzia per il micro-credito, riallacciandosi non solo alle attività promosse da Rivalta e Bruino ma anche alle azioni di formazione e start up già messe in campo dalla Regione Piemonte.
Il progetto, redatto letteralmente “sul campo”, assieme al sindaco di Koussanar vedrà coinvolto in prima persona il comune senegalese, la banca locale, M.A.I.S., il Co.Co.Pa. Mentre Bruino focalizzerà la sua attenzione sulle donne, Rivalta destinerà i suoi obiettivi alle start up giovanili. Oltre ai sopralluoghi sui siti interessati dai progetti nel comune di Koussanar, sono stati particolarmente proficui gli incontri con il sindaco della città senegalese Boubacar Ba e con i rappresentanti delle istituzioni locali, fondamentali per la costruzione di progetti che riescano a calarsi veramente nella realtà locale e quindi ad avere una ricaduta più efficace.
In contesti come quello senegalese è fondamentale proseguire le azioni di cooperazione decentrata, consolidando la rete già esistente e studiando formule di concertazione sempre più integrate fra loro e con una visione di prospettiva coerente con quanto già realizzato da parte delle istituzioni locali, dai progetti che Rivalta e Bruino con Co.Co.Pa. e M.A.I.S. portano avanti da anni e da quelli sviluppati dalla Regione Piemonte.
«Riteniamo che i popoli debbano essere liberi di muoversi nel mondo senza vincoli di frontiere – ha detto l’assessore Nicoletta Cerrato – ma pensiamo che sia altrettanto doveroso collaborare alla crescita dei territori dai quali spesso i migranti si spostano per necessità anche economica, con l’obiettivo di offrire migliori opportunità anche nei luoghi di origine».
I progetti prevedono il coinvolgimento della cittadinanza e delle scuole e azioni di sensibilizzazione sui nostri territori. Nel mese di gennaio 2019 sarà organizzato un evento per raccontare i progetti in corso, accompagnato da una mostra fotografica, grazie alle emozionanti immagini del reportage di Paolo Properzi.