Domenica 31 marzo, in occasione della 34° edizione della Fiera di Primavera, sarà possibile ammirare per la prima volta gli affreschi appena restaurati che decorano il piano terreno del Torrione conservato al fondo del giardino del Castello.
Il Torrione, nato probabilmente con funzione difensiva e frutto di una serie di ampliamenti del XII secolo, conserva al suo interno una elegante cappella con pregevoli affreschi risalenti al XIII secolo, raffiguranti scene della vita di Cristo: Annunciazione, Natività, Crocifissione.
Già attestato tra 1029 e 1062, il Castello degli Orsini si sviluppa, a partire dal XII secolo, all’interno delle robuste mura medievali che oggi racchiudono il grande giardino, dominato dal torrione merlato. La cappella, successiva all’edificazione originaria del torrione, è a pianta rettangolare, con due volte ogivali costolonate e chiavi di volta scolpite in pietra, divisa da un arco a tutto sesto che separa la zona presbiteriale dalla più ampia aula centrale.
L’ambiente, in origine privo di decorazioni parietali, intorno alla seconda metà del XIII secolo venne arricchito da un importante apparato decorativo tra cui spiccano, intorno all’altare, raffigurazioni evangeliche: Crocefissione, Annunciazione e Natività. Nella seconda campata, si ammirano invece scene di diverso genere: un uomo con l’aureola disteso nudo sopra un carro trainato da un altro uomo, su cui aleggia un angelo ed una figura con aureola; una figura con corona affiancata da due uomini stanti; due figure ai lati dell’accesso occidentale, l’una con copricapo a due punte e l’altra velata, probabilmente una donna.
Una narrazione pittorica che attende ancora una interpretazione definitiva, ma nella quale potrebbe essere riconoscibile il committente, forse Guglielmo da Rivalta, Signore di Rivalta intorno alla metà del 1200. L’insieme, raccolto in parte sotto ad una luminosa volta stellata su fondo blu, rivela (come scrive E. Brezzi Rossetti ne “La cappella di Guglielmo da Rivalta”) interessanti tratti stilistici, riferibili a modelli che in Val Padana andavano proponendo formule ancora mutuate dal repertorio bizantino, rinfrescati tuttavia da una maniera che già si stava elaborando in area transalpina.
Il cantiere dei restauri, affidato alla Nelson Restauri srl, è durato quattro mesi. L’intervento è costato 70.000 €, impegno finanziario a carico della Città di Rivalta in parte coperto da un finanziamento di 25.000 € della Fondazione CRT.
Oltre a essere motivo di orgoglio per la città, il restauro degli affreschi del Torrione restituisce finalmente alla comunità un tassello significativo della ricca produzione artistica del territorio