Il confronto sul casello autostradale di Beinasco arriva al tavolo del Ministero dei Trasporti. Dopo diverse richieste giovedì 7 novembre i sindaci di Beinasco, Bruino, Candiolo, None, Orbassano, Piossasco, Rivalta, Volvera e Vinovo insieme all’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi, la Città Metropolitana di Torino con il vicesindaco Marco Marocco si sono riuniti a Roma per esporre le criticità espresse dal territorio sul bando di gara per il rinnovo delle concessioni autostradali, cercando di riaprire un dialogo con il ministero.
La delegazione piemontese ha sottolineato l’unione e la compattezza di tutti gli enti, oltre a quella del territorio, sul tema dell’eliminazione del casello di Beinasco, sottolineando ai rappresentanti del ministero l’assenza di garanzie su istanze ambientali e di gestione del traffico. La prima fase del bando si chiuderà il 18 novembre 2019 con l’individuazione dei soggetti in possesso dei requisiti per partecipare alla gara per la concessione autostradale.
Alberto Stancanelli, il capo di Gabinetto del ministro Paola De Micheli, si è reso disponibile al confronto, riconoscendo la validità delle istanze presentate e garantendo agli amministratori: «entro dodici mesi dall’aggiudicazione della nuova gara, il concessionario dovrà presentare degli studi di fattibilità tecnici ed economici per la rimodulazione del “pedaggiamento” e l’eliminazione della barriera del casello di Beinasco».
La condizione sarà vincolante, pena la decadenza dell’aggiudicazione definitiva per il concessionario. Gli amministratori locali ottengono l’inserimento dell’obbligo di coinvolgimento degli enti locali (Comuni, Città metropolitana e Regione), dal ministero confermano: «sarà una condizione sine qua non, vincolante per l’aggiudicazione definitiva».
La chiusura della seconda fase del bando è prevista tra il 2020 e il 2021, nelle more verrà prorogata quindi la concessione ad Ativa. I sindaci e la Regione hanno chiesto garanzie immediate sui tempi, come da proposta del ministero per concretizzare la possibilità di collaborazione, un’istanza formale per rimodulare, da subito, il “pedaggiamento” e intervenire già prima del 2021, ottenendo la disponibilità dal Ministero: «i margini finanziari e politici ci sono».
Gli amministratori locali hanno sottolineato l’incremento delle criticità legato al contemporaneo inizio del nuovo cantiere della linea ferroviaria SFM5, che insisterà sugli stessi territori e inciderà sul traffico autostradale. Dal ministero garantiscono: «ci assumeremo la responsabilità di gestire la fase di cantieri dell’SFM5, in modo tale che non ci sia sovrapposizione tra la presenza attiva del casello e i lavori ferroviari».
«Apprezziamo la disponibilità del ministero nell’incontro odierno – commentano i sindaci – e continueremo a tenere alta l’attenzione e verificare che seguano atti concreti agli impegni presi, nella direzione di rispondere alle istanze dei nostri territori».
«L’incontro di oggi ci ha consentito di rappresentare al ministero le richieste di tutti i territori interessati dal sistema tangenziale di Torino con particolare riferimento a quelli che gravitano sul casello di Beinasco. Collaboreremo e vigileremo affinché agli intenti seguano azioni concrete per la risoluzione degli annosi problemi» commenta l’assessore regionale Gabusi a margine dell’incontro.
«Apriremo un tavolo di lavoro con i sindaci presenti all’incontro e con il rappresentante della zona omogenea del Pinerolese – aggiunge il vicesindaco di Città metropolitana Marocco – per arrivare a presentare una istanza al Ministero per la gestione transitoria delle viabilità comunali e metropolitana nel caso che il traffico si dovesse bloccare a causa dei lavori per la fermata SFM5».