È operativo dallo scorso 23 gennaio il nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Luigi di Orbassano. Dopo otto anni di lavoro e una spesa superiore agli otto milioni di euro, il DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) del San Luigi Gonzaga si candida a essere la struttura di primo intervento più importante del territorio metropolitano di Torino. Su 1.600 metri quadri di superficie trovano ora posto 7 ambulatori, 8 postazioni di osservazione breve intensiva, 2 postazioni per la shock room, 4 postazioni per la terapia sub intensiva e 4 per i pazienti stabilizzati, oltre a 11 postazioni per la terapia breve. La vera novità è però rappresentata dalla strumentazione tecnologica e dai macchinari per la diagnostica, tutti di ultima generazione e connessi con i reparti di medicina d’urgenza e cardiologia grazie a una rete di 26 punti wi-fi. Con le nuove dotazioni sarà possibile, ad esempio, eseguire le ecografie nel letto dei degenti e trasmettere le immagini sui monitor senza spostare i pazienti. Un pronto soccorso 4.0, con procedure automatizzate e interconnesse che consentirà di ridurre i tempi di attesa. I percorsi assistenziali varieranno in base alle necessità di ciascuno e terranno conto anche del livello di sofferenza con una divisione in bassa, media e alta complessità. Un modo per migliorare, al tempo stesso, l’assistenza e le condizioni di lavoro del personale.
Ogni anno si rivolgono al pronto soccorso del San Luigi 47mila persone. Pertanto è di urgente necessità la manutenzione della viabilità che porta alla struttura. Dal fondo stradale all’illuminazione, alla segnaletica più visibile e chiara non sono pochi gli interventi che andrebbero realizzati, in una zona caratterizzata da traffico intenso in alcune ore della giornata. A fronte degli otto milioni spesi dalla Regione Piemonte per il progetto del nuovo DEA, sarebbero sufficienti poche decine di migliaia di euro per garantire più sicurezza agli automobilisti e ai pedoni.