Nel corso dei lavori di restauro e messa in sicurezza della cinta muraria del Castello, in occasione della realizzazione di una intercapedine lungo la porzione sud orientale delle mura, sono state rinvenute strutture connesse alle prime fasi costruttive del complesso medievale.
L’intervento degli archeologi, che ha comportato un modesto ampliamento della trincea, ha messo in luce tratti di muri che, oltre a identificare diversi momenti di risistemazione della cinta, definiscono porzioni di ambienti la cui destinazione e datazione potrà essere meglio definita solo con la relazione conclusiva e dopo dettagliati rilievi.
In accordo con la Soprintendenza, che ha seguito accuratamente i lavori e fornito le dovute prescrizioni, il sondaggio sarà quindi richiuso e le strutture opportunamente protette. La presenza di alberi secolari in immediata adiacenza e la situazione precaria del muro di cinta, fattori che hanno condizionato anche le dimensioni del sondaggio, non consentono infatti di mantenere le strutture a vista né di ampliare ulteriormente l’analisi sul terreno.
Già nel corso dei precedenti lavori che hanno interessato il giardino, sempre accompagnati dall’assistenza archeologica, erano stati ritrovati svariati resti di murature che ci confermano come, prima della realizzazione del giardino romantico, l’interno della cinta muraria fosse occupato da numerosi e articolati edifici, probabilmente adibiti sia ad abitazione che ad ambienti di servizio.
Sarà dunque molto interessante arrivare a mettere in connessione fra loro tutti i ritrovamenti, a partire dalle tracce più antiche, buche di palo e resti di focolare, rinvenute durante la ristrutturazione della porzione che oggi ospita la biblioteca.
Si delinea dunque una lunga e complessa attività insediativa che ci conferma come l’area del Castello abbia rappresentato il punto focale del nostro Centro Storico a partire probabilmente già dall’XI secolo.