In occasione del 25 marzo, giorno delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, una originale rilettura della Commedia
Riscoprire i versi della Commedia e leggere, per un giorno, le pagine di Dante Alighieri. Si celebra così il «Dantedì», la giornata nazionale che omaggia il sommo poeta in occasione dei 700 anni dalla morte.
A idearla il linguista e presidente onorario dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini insieme allo scrittore Paolo Di Stefano.
Una data scelta non a caso, quella del 25 marzo: per unanime concordia degli studiosi, proprio in quel giorno, nell’anno 1300, iniziava il viaggio dell’Alighieri nell’aldilà. Di qui l’invito dei ministeri della Cultura e dell’Istruzione a far rivivere i versi di Dante, un invito che Rivalta ha accolto, ricordando nel migliore dei modi il padre della lingua italiana.
E per farlo ha scelto di ambientare tra le sale del Castello degli Orsini e della biblioteca Silvio Grimaldi letture e performance musicali curate dagli attori e dai musicisti de L’Iniziativa Musicale.
Per l’emergenza coronavirus tutto è nato e si è sviluppato on line e ha preso forma sui canali social della Città. Già pronti i primi tre appuntamenti della mini-rassegna tutta rivaltese “Dì Dante in Dante”, tre video che offrono una originale rilettura di altrettanti passi e personaggi danteschi, testimoniando il fascino e l’attualità dell’opera del poeta fiorentino.
Ad aprire il ciclo, il 14 febbraio, la lettura di alcuni passi del V Canto dell’Inferno, i versi dedicati a Paolo e Francesca, anime tormentate come il loro amore, condannate a scontare per l’eternità il peccato d’aver ceduto alla passione dei sensi e dello spirito.
Il 25 marzo è la volta di Ulisse, l’eroe greco punito per le trame e gli inganni orditi in vita, diventato nel canone occidentale, anche grazie al XXVI Canto dell’Inferno, l’uomo senza tempo che dedica l’intera vita alla conoscenza.
Infine, ad aprile, sarà tempo di abbandonare “sospiri, piani e alti guai” per farsi accompagnare da Beatrice nella beatitudine del Paradiso e «riveder le stelle».
“Dì.. Dante in Dante” vuole così essere un abbraccio alle arti, un modo di raccontare passi preziosi del viaggio del poeta, dando parola alla musica, suono alle immagini e colore agli occhi degli attori che si raccontano attraverso queste clip. Un omaggio che non poteva non arrivare in questo tempo che ha bisogno di omaggi e memoria per poter respirare.