Rivalta ancora una volta è terra d’accoglienza per chi fugge dalle guerre. Sarà ospitata infatti dalla comunità “Il Filo d’Erba” del Gruppo Abele la famiglia siriana che arriverà in città sabato grazie al progetto “Operazione Colomba” promosso dalla “Comunità Papa Giovanni XXIII”.
Si tratta di un nucleo familiare composto da otto persone, tre adulti e cinque minori che raggiungeranno l’Italia venerdì 31 gennaio con un ponte aereo dal nord del Libano. (Per saperne di più clicca QUI)
È la seconda famiglia siriana accolta a Rivalta: nel 2018 “Il Filo d’Erba” ha offerto ospitalità ad Alì, a sua moglie e ai loro nove figli in fuga da Aleppo.
Anche loro sono arrivati in Italia attraverso i corridoi umanitari che permettono di evitare a profughi e migranti i viaggi della speranza, in mano a mafie e organizzazioni terroristiche, responsabili di un numero altissimo di morti.
Da oltre sette anni la Siria è teatro di una guerra nella quale, secondo le stime ONU, sarebbero rimaste uccise più di 500.000 persone, un conflitto che ha causato sette milioni di sfollati, rifugiati nei campi profughi di Turchia e Libano, e che ha costretto 6,8 milioni di Siriani a fuggire all’estero.
«Rivalta e i rivaltesi sanno cosa vuol dire offrire accoglienza e aprire le porte a chi fugge da guerre e devastazioni» ha detto il sindaco Nicola de Ruggiero «e in queste prime settimane dell’anno lo stanno nuovamente dimostrando, con spontaneità e altruismo».
I nuovi arrivati hanno trovato casa nei locali della comunità “Il Filo d’Erba” ma in città è immediatamente scattata una gara di solidarietà. Si è costituita infatti una rete tra alcune famiglie rivaltesi, pronte a offrire tempo, assistenza e aiuto per favorire l’inserimento e l’integrazione dei nuovi arrivati.
«Noi stiamo dalla parte di chi si impegna, ogni giorno, a favore della pace e dei più deboli – ha detto ancora il sindaco de Ruggiero – e per questo non smetteremo mai di ringraziare i nostri concittadini e di sostenere la Comunità Famiglie Il Filo D’Erba».