La Mahle, multinazionale tedesca dell’automotive, annuncia la chiusura degli stabilimenti piemontesi di La Loggia e Saluzzo dove lavorano 450 addetti. La Città di Rivalta, tradizionalmente legata all’indotto del settore auto, preoccupata per il futuro dei lavoratori e alle loro famiglie, ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e all’assessore al Lavoro Elena Chiorino per chiedere un intervento immediato.
Questo il testo della lettera
“Dopo i casi ex Embraco, Olisistem, Comital e Lear, che si aggiungono ad una situazione fortemente critica del nostro territorio regionale, apprendiamo con grande rammarico e dispiacere la notizia dell’ennesima azienda in crisi, la Mahle, i cui vertici nei giorni scorsi, presso l’Unione Industriale di Torino, hanno annunciato di voler chiudere i due stabilimenti di La Loggia e Saluzzo.
La parola “lavoro”, in questi casi non è solo da intendersi come l’applicazione di energia umana per il conseguimento di un fine determinato ma la dotazione indispensabile affinché possa esserci dignità, salubrità ed equilibrio psicologico nella vita delle persone. Pertanto forte è la preoccupazione per la sorte delle 450 famiglie, tra cui residenti nel territorio rivaltese, che a breve rimarranno senza impiego e all’innegabile stato di crisi che versa il sistema industriale piemontese.
Come Amministrazione rivaltese, città legata all’automotive per storicità e tradizione, esprimiamo la più totale solidarietà alle famiglie e chiediamo alla Regione Piemonte un intervento immediato, affinché vengano messe in atto tutte le misure per garantire in prima istanza la permanenza dei due stabilimenti nel territorio piemontese e il pieno e totale sostegno ai lavoratori in questa difficile e travagliata fase di incertezza futura. In una situazione di crisi come quella a cui stiamo assistendo c’è bisogno dell’unione di un intero territorio”.