Si sono incontrate giovedì 11 luglio le giunte di Bruino, Piossasco e Rivalta guidate dai sindaci Cesare Riccardo, Pasquale Giuliano e Nicola De Ruggiero per il primo tavolo operativo del “Patto dell’Acacia”, l’intesa siglata tra le tre amministrazioni un mese fa per migliorare i servizi del territorio e che simbolicamente prende il nome dall’albero che segna i confini geografici dei tre comuni.
L’incontro è servito a ribadire la volontà di collaborare insieme per sviluppare servizi comuni.
La prima decisione è stata quella di avviare il processo di condivisione dei servizi di Segreteria Generale, affidando alla dottoressa Iris Imbimbo il compito di sovrintendere al funzionamento dei tre enti.
A lei e ai comandanti delle Polizie municipali è stato affidato il compito di lavorare per creare sinergie e integrazioni per implementare i servizi di controllo e presidio dei tre comuni, un’area di 70 chilometri quadrati e 50 mila abitanti che, seppur divisa amministrativamente, non ha dei veri e propri confini geografici.
Anche il servizio della Protezione Civile, che oggi vede moltiplicate per tre alcune funzioni, trarrà vantaggio dalle sinergie che si potranno sviluppare da una più stretta collaborazione: esercitazioni e aggiornamenti congiunti, acquisto di attrezzature e mezzi in comune, protocolli e accordi di mutuo aiuto sia in casi di calamità che di gestione di eventi e manifestazioni.
Nei prossimi mesi gli assessori continueranno a incontrarsi per definire ulteriori ambiti di collaborazione sia sui temi che riguardano i cittadini sia su quelli che hanno riflessi sul funzionamento della macchina comunale, come ad esempio una gestione condivisa dei centri di elaborazione dati dei tre comuni.
«Parte oggi un processo di alleanza tra territori – dichiarano all’unisono i tre sindaci – destinato a portare sicuri vantaggi ai cittadini dei nostri comuni. In un momento in cui i vincoli per gli enti locali aumentano, poter ottimizzare i servizi su una scala più ampia ci consentirà di svolgerli con maggiore efficacia. Se vogliamo essere competitivi e attrarre investimenti e occupazione non possiamo rimanere chiusi ciascuno nel proprio piccolo municipio ma occorre mettersi in rete e presentarsi come un unico grande territorio».